Luca Simeone, Salvatore Iaconesi
pp. 51-53 – download
(https://doi.org/10.55612/s-5002-007_8-009)
Abstract
Questo paper presenta i primi esiti di un progetto di ricerca – ancora in corso – che mira a esplorare nuove forme di scrittura e rappresentazione etnografica.
In particolare, la diffusione di tecnologie e pratiche di geo-tagging ha consentito di creare una piattaforma mediale plurale, in cui le tante soggettivitaÌ che hanno osservato un complesso rituale funerario Bororo (nel Mato Grosso brasiliano) hanno potuto raccontare il loro punto di vista, scrivendo appunti, scattando immagini fotografiche, registrando suoni o sequenze video. Il resoconto etnografico che ne eÌ risultato mostra tutta la ricchezza di un approccio polifonico, in cui voci e idee anche molto diverse tra loro vengono tutte ugualmente rappresentate.
Il paper evidenzia le potenzialitaÌ formative di questi resoconti etnografici ubiqui e distribuiti, che, molto piuÌ dei classici libri di testo, possono aiutare gli studenti a vivere in prima persona la maggiore sfida dell’antropologia: la fiduciosa apertura verso visioni del mondo e punti di vista radicalmente diversi dai propri.
keywords: Location-based media, geo-tagging, cultural anthropology, experience design, augmented reality