Preface N. 5&6

Winter 2008 – Spring 2009

Table of contents  –  Authors index

(https://doi.org/10.55612/s-5002-005_6-001psi)

Il CHItaly ’09 è prima di tutto l’occasione di incontro biennale dei ricercatori italiani che si occupano di ‘Computer-Human Interaction’ ed è oramai diventato un momento tradizionale di confronto e scambio tra i membri di questa comunità.

L’edizione del 2009 giunge in un momento di transizione di questo settore in cui le tematiche di riferimento si stanno rapidamente ampliando a causa di un’interazione che diventa sempre più complessa ed organica ed in cui la persona, il contesto e l’ ‘esperienza’ nella sua interezza diventano i centri di interesse dei progettisti.
Progettare le strategie di interazione per un mondo complesso in cui la macchina è sempre meno evidente ed in cui si assiste alla necessità di una sempre più ampia diffusione di forme di interazione naturali non è un lavoro semplice perché presuppone competenze che intervengono a più livelli, da quelli più visibili e di immediata comprensione a quelli più nascosti e sistemici, senza i quali la naturalezza e la complessità dell’interazione non sarebbero possibili.

E per questo che nello strutturare questo volume si è voluto dare il giusto risalto a tutti i livelli che contribuiscono alla realizzazione della ‘personal user experience’.
Un aspetto essenziale è quello dell’ottimizzazione della macchina, necessaria per la generazione di interfacce sempre più automatiche e contestualizzate, tale da consentire una progettualità sempre più fluida (ovvero meno schiava della tecnologia) a chi si occupa di usabilità, di inclusione, di ‘esperienze di interazione’ … quale quella del viaggio e della visita ai luoghi d’arte o quella dell’apprendimento.
E’ chiaro che in questo nuovo e più ricco panorama la persona, dismesso il vestito dell’utente, obbliga a riconsiderare i ruoli classici di quest’ ultimo e a prendere esplicitamente in considerazione i livelli emotivi e sociali dell’interazione … sino a spingerci ad esplorare con tecniche innovative l’intimità più recondita del nostro cervello (Brain Computer Interaction).
Naturale è la parola d’ordine per l’interazione del terzo millennio e in questa direzione si stanno muovendo sia l’Unione Europea che il mondo aziendale.
Non è un caso che vi sia una crescente attenzione verso una macchina in grado di impersonare comportamenti vieppiù naturali ed antropomorfi, assumendo il ruolo di agenti intelligenti o di entità fisiche, robot, con le quali ci troveremo sempre di più ad interagire, come la costante crescita del settore di ricerca dello ‘Human-Robot interaction’ testimonia.
E non è neppure un caso che dopo lo straordinario successo del Nintendo Wii, basato per l’appunto su strategie di interazione innovative e naturali, la Microsoft abbia annunciato il progetto Natal in cui l’interazione è basata esclusivamente sul riconoscimento e sintesi di gesti e voci.

E in una prospettiva fortemente applicativa come quella sopra delineata non poteva mancare al CHItaly ’09 una sessione dimostrativa di prototipi sperimentali ed industriali, documentata dall’ultima sezione di questo volume.

Questa edizione del CHItaly dedicata al ‘Design for the future experience’ è stata realizzata con il contributo di molte persone, che vorremmo ringraziare:

i componenti del Comitato di Programma ed i revisori che hanno collaborato alla selezione dei lavori, Carola Aiello e la Consulta Umbra per il supporto logistico, l’ISIM_garage e, in particolare, Andrea Camusi per il supporto tecnico e Andrea Campo per quello creativo, il Dipartimento di Informatica e Sistemistica della Sapienza, Università di Roma per aver ospitato il convegno, la ScuolaIaD dell’Università di Tor Vergata per il sostegno alla realizzazione degli atti, ed il progetto europero Vismaster CA per il supporto economico.

Carlo Giovannella e Giuseppe Santucci